Wunderkammer

Artisti, mostre, installazioni, allestimenti museali fotografati da Andrea Angelucci.

martedì 3 aprile 2012

Nello studio di Paolo Collini


Nato a Milano inizia a dipingere sin da ragazzo durante gli studi liceali, frequentando il mondo artistico dell'Accademia di Brera. E' nella città dove è nato che sviluppa il rapporto con il mondo dell'arte che lo vede sin dagli esordi muoversi nell'universo del simbolico e del surreale e dove tiene la sua prima esposizione personale nel 1970, non ancora ventenne.



Dopo un periodo di formazione in cui indaga particolarmente la pittura metafisica e le visioni dei maestri surrealisti, la sua ricerca si avvicina ad una lettura onirica del naturale alimentata da suggestioni romantiche che creano metamorfosi ed enigmi visivi. Durante gli anni ottanta sviluppa una pittura ricca di architetture misteriose dove il "Mito" nel segno di un "tempo sospeso" è al centro della sua narrazione.



La casa-tempio è il fulcro dell'indagine dove, spesso, su profonde acque vagano emblematiche figure alate che nascondono segreti inviolabili rintraccianti i segni di una classicità smarrita, inventandone altri simboli e letture. In seguito negli anni novanta il rapporto tra vero ed immaginario si riflette in ricordo puro e mutevole vagante tra Eros e Thanatos, condizionato da dolore gelido e dubbi eterni che oltrepassano le soglie del reale.



Non a caso preferisce lavorare al calare del sole, quando il rumore del quotidiano lascia spazio alle riflessioni notturne, ascoltando le suggestioni della musica mentre i confini tra realtà, memoria e sogno sono spesso indefiniti. In seguito il teatro della sua ricerca è la città e le periferie che diventano, attraverso la messa a fuoco di frammenti di immagini, l'occasione per osservare l'uomo e ciò che lo circonda, entrando in un "non luogo" dell'animo individuale e collettivo.



Nell'ultimo periodo alla usuale tecnica degli olii su tela accosta immagini digitali nel tentativo di fare dialogare diverse possibilità estetiche, creando grandi spazi pittorici dove convivono aspirazioni e utopie.
La pittura di Collini è da oltre trent'anni oggetto di interesse da parte della critica che lo ha invitato a numerose manifestazioni d'arte pubbliche e private tra cui alla Biennale di Venezia.


Ha tenuto più di ottanta mostre personali in Italia e all'estero recensite sui maggiori quotidiani e riviste ricevendo numerosi riconoscimenti. Vive a Milano e Londra.

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