Wunderkammer

Artisti, mostre, installazioni, allestimenti museali fotografati da Andrea Angelucci.

domenica 10 luglio 2011

Profondi Sguardi - La mostra


Dal 9 Giugno al 2 Novembre 2011 in occasione della Festa della Marineria e dei  festeggiamenti per i 150 anni della Marina Militare Italiana, il CAMeC ( Centro d'Arte  Moderna e Contemporanea ) di La Spezia ospita la mostra Profondi Sguardi nell'ambito della più ampia  esposizione Memoria sommersa che occupa  i tre piani del Centro con installazioni di artisti contemporanei,  molte attrezzature subacquee della Marina Militare come torrette batoscopiche, scafandri ed elmi, nonché filmati e foto d'epoca che documentano la preziosa attività dei palombari militari e civili non solo spezzini.






Una sezione è interamente dedicata alla attività nel mondo delle attrezzature subacquee della Ditta Galeazzi e in particolar modo al suo fondatore Roberto Galeazzi, personaggio di spicco non solo come  imprenditore ma anche e soprattutto come pioniere della subacquea, inventore dotato di una singolare creatività,  che spaziava anche nell'arte e testimoniata da quadri e disegni esposti in mostra.
I suoi discendenti sono a tutt'oggi gli unici produttori artigianali in tutta Europa di elmi da palombaro  come ho avuto il privilegio di documentare con i miei scatti.


Di particolare pregio alcune bacheche con libri antichi originali che trattano di tecnica subacquea e biologia marina e per finire un'ampia esposizione di foto realizzate per i mari del mondo da Folco Quilici,
padre della  documentaristica moderna.




Concept e allestimento mostra : Progettotre - La Spezia 


venerdì 8 luglio 2011

Profondi Sguardi - La ricerca



Profondi sguardi

vuol essere un omaggio "artistico" ai palombari, a un mestiere apparentemente rude, ma che in realtà può essere definito un'arte, cantata in passato anche da poeti come Govoni e Neruda. Per realizzare questo progetto gli autori hanno visitato diversi porti italiani alla ricerca degli ultimi palombari, per fotografarli con le loro attrezzature e intervistarli.


Il viaggio tra le "Teste di rame" parte da La Spezia, città che vanta una forte tradizione palombaristica. Per lo meno  "d'adozione"  un po' tutti i palombari possono dirsi spezzini, infatti dai primi decenni del '900 ad oggi  sono oltre 1.400 i palombari brevettati dalla Scuola Palombari della Marina Militare, fondata a Genova nel 1849 e trasferita alla Spezia dopo l'Unità d'Italia e la costruzione dell'Arsenale; ma soprattutto questa città è stata una fucina per la formazione di tutti  i palombari civili che , partiti dal Golfo, si sono trovati ad operare nei mari di tutto il mondo per lavori portuali di edilizia subacquea e per recuperi giudicati spesso al limite del possibile, chiamati in virtù delle loro elevate capacità tecniche e per la loro riconosciuta tenacia.


Prime due tappe per scattare le foto sono state quindi La Spezia e Genova, poi le coste della Toscana, Livorno, Piombino, Viareggio e infine l'Adriatico con Venezia. Non si è trattato solo di un viaggio nella storia , ma soprattutto  di un viaggio nella poesia.


A ben guardare il lavoro del palombaro  nulla ha di poetico: duro, rischioso, imprevedibile. E tanto meno poetica è la sua figura: goffa, pesante, quasi grottesca. Dietro l'occhio meccanico di una macchina, solo l'occhio sensibile di un fotografo può riuscire a scoprire la poesia: nelle mani di un vecchio palombaro, nella rigidità della piega di un vestito gommato, nel baluginio riflesso da un elmo, in uno sguardo.......

Francesca Giacché


Francesca Giacché è autrice di Teste di rame. In viaggio con i palombari, Edizioni IRECO, Formello, 2000, in cui dopo anni di ricerca ha ricostruito il lavoro di gran parte di questi "lavoratori del mare" dall'inizio del '900 fino agli anni '70, documentandolo con cronache ed immagini d'epoca; ha inoltre pubblicato il libro di narrativa di viaggio Quaderni dal Marocco, CDA&Vivalda ed. Torino, 2003 (Premio Albatros, Roma 2004) e nel 2007 insieme ad altri  coautori, per Il Saggiatore, il volume di storia narrata Rapidi e invisibili. Storie di sommergibili. Saggi, racconti e articoli sono usciti su miscellanee e riviste specializzate. Dal 1998 è caporedattore del periodico di The Historical Diving Society, Italia, associazione internazionale che promuove la conoscenza della storia dell'immersione.


La scelta di un bianco e nero rigoroso può far pensare alla monocromia di un mondo sottomarino che non è quello dai colori sfolgoranti che siamo  ormai abituati a vedere in foto e filmati da documentario o da viaggio, non il mare caldo dei vacanzieri ma quello freddo, scuro, pericoloso di chi vi lavorava in condizioni estreme, a ridosso di una Grande Guerra ne recuperava le navi i cui relitti la sciagura umana aveva disseminato per ogni dove. Poi il duro lavoro tra le banchine dei porti, comunque sempre il colore del ferro e del fango. I volti dei palombari ci fanno capire la durezza della loro vita, ma anche un tratto saliente in tanti uomini: la curiosità e il fascino per un mondo a noi così vicino eppure così segreto come il mare.
Andrea Angelucci